Identità dell’associazione
Chi siamo
L’Associazione Vita Tre è un’associazione di volontariato, costituitasi a Saluggia nel novembre 1990, che opera nel settore socio-assistenziale e rivolge i suoi servizi prevalentemente agli anziani, senza escludere i disabili e le persone in difficoltà, e alla comunità di appartenenza, per soddisfare e prevenire i bisogni tipici della terza età o per mettere a disposizione della comunità le risorse che la terza età può offrire.
L’offerta dei servizi di Vita Tre è ampia ed articolata e si è consolidata in quasi trent’anni di attività, grazie all’impegno gratuito di molti volontari, soprattutto persone della terza età, che nel corso della sua storia hanno trovato nell’associazione un valido motivo d’impegno per sé e per gli altri, in attività legate ai bisogni della popolazione e in lavori socialmente utili.
I servizi dell’associazione non sostituiscono, ma integrano i servizi pubblici territoriali, con i quali Vita Tre ha stretti rapporti di collaborazione. I suoi principali interlocutori sono le Unità Socio-Sanitarie Locali, il Consorzio Intercomunale dei Servizi Sociali, i Comuni, le Scuole e altri Enti e Associazioni.
Il modello di attività, sviluppato a Saluggia, si è diffuso in 9 comuni del circondario, dove sono state create altre Associazioni Vita Tre, che all’inizio si configurarono come “sezioni staccate” e ad oggi, nella maggioranza, sono associazioni autonome a tutti gli effetti. Esse sono: dal 1990: Saluggia (VC); dal 1993: Moncrivello (VC); dal 1999: Torrazza Piemonte (TO); dal 2001: Cigliano (VC ) e Viverone (BI); dal 2002: Rondissone (TO); dal 2007: Borgo d’Ale (VC), Fontanetto Po (VC), Verolengo (TO). Rondissone e Verolengo sono rimaste sezioni staccate di Saluggia.
Il bacino di utenza complessiva supera i 25.000 abitanti. La sede di Saluggia, con le sezioni staccate di Rondissone e Verolengo, supera gli 11.000 abitanti.
“L’Associazione, avvalendosi prevalentemente dell’opera dei propri aderenti, intende promuovere e attuare:
– interventi tendenti a prevenire i danni provocati dalla solitudine e dall’emarginazione mediante prestazioni e servizi di solidarietà, personalizzati e collettivi, finalizzati a migliorare la qualità della vita delle persone anziane e disabili;
– predisporre e attuare progetti che utilizzino l’esperienza, la professionalità e la disponibilità di cui è ricca la Terza Età e l’apporto di tutte le persone sensibili al problema, con lo scopo di evitare, o almeno ritardare, inserimenti impropri nelle case di riposo”.
(Statuto, Articolo 3)
La missione
La missione è definita nell’art. 3 dello statuto, cioè quella di “migliorare la qualità della vita delle persone anziane e disabili”, non solo con azioni di sostegno nei casi di bisogno, ma anche cercando di aiutare gli anziani a essere loro stessi promotori del proprio benessere attraverso il volontariato.
Altre due finalità conseguenti e connesse sono:
Il recupero dell’identità e del ruolo dell’anziano nella società, minacciato dalla solitudine, dall’emarginazione e dalla perdita di un ruolo riconosciuto con il ritiro dal lavoro.
La rivalutazione della Terza Età, da considerarsi non solo come fonte di problemi alla società, ma come risorsa sottovalutata e inespressa che ha bisogno di opportunità per esprimere il proprio valore derivante da “l’esperienza, la professionalità e la disponibilità di cui è ricca …”.
L’Associazione non è preclusa ai soggetti che non siano della terza età, ma accetta “… l’apporto di tutte le persone sensibili al problema, che possono trovare in questa “missione un modo di aiutare se stessi aiutando gli altri.
I principi guida
Vita Tre ha modellato le proprie attività, partendo dai bisogni delle persone anziane della comunità di appartenenza, che non avevano una risposta appropriata nei servizi presenti sul territorio. I bisogni non riguardano solamente lo stato fisico, ma sono spesso di carattere psicologico e sociale, derivanti dalle condizioni di vita in isolamento e solitudine, di mancati rapporti famigliari, da stati di emarginazione sociale e di frustrazione. Spesso non sono evidenti o sono negati dai soggetti per svariate ragioni, ma sono reali con la consolidata tendenza al peggioramento.
I servizi di Vita Tre sono stati pensati non solo per soddisfare precise necessità, ma anche per “prevenire” situazioni che col tempo potrebbero diventare problematiche, cercando di sciogliere quei nodi che si frappongono fra l’anziano e la soluzione dei suoi problemi. In tal senso le persone anziane non sono semplicemente l’obiettivo dei servizi, ma vengono stimolate a diventare esse stesse attrici del proprio benessere attraverso attività di volontariato, sviluppate attraverso semplici servizi in associazione.
L’art. 4 dello statuto elenca tutti gli ambiti entro cui si realizzano questi principi ispiratori.
Le strategie dell’Associazione (Statuto, Articolo 4)
- Sviluppare la solidarietà e la socializzazione nella terza età e nelle persone emarginate.
- Attuare interventi idonei a migliorare le risposte sanitarie e d’assistenza, anche mediante collaborazioni con i Comuni, ASL e Consorzi Socio Assistenziali, ponendo particolare attenzione alla prevenzione e riabilitazione, oltre a contribuire al miglioramento degli interventi residenziali.
- Istituire corsi di preparazione e aggiornamento dei volontari, sviluppare le attività culturali, d’informazione e anche di esercizio mentale delle persone.
- Favorire le attività hobbistiche, con particolare attenzione a quelle che, oltre a soddisfare le aspirazioni personali, tendano a risolvere bisogni collettivi.
- Promuovere e organizzare attività ricreative e turistiche, tendenti a evitare l’isolamento delle persone anziane.
- Fornire beni e servizi a persone sole, anziane e disabili in stato d’isolamento.
- Trasmettere ai giovani l’esperienza, la professionalità e la cultura dell’anziano.
- Realizzare progetti mirati al conseguimento degli scopi di cui sopra.
- Attuare ogni altra iniziativa ritenuta idonea a soddisfare le esigenze morali e materiali delle persone della terza età e anziane.”
I portatori di interesse (stakeholders)
I portatori di interesse – o stakeholders – sono le persone o gli enti con i quali l’Associazione si relaziona quotidianamente, che ne influenzano l’attività (RELAZIONE di INFLUENZA) e ne sono a loro volta influenzati (RELAZIONE di CONTAMINAZIONE). In base al loro ruolo sono suddivisi in primari e secondari, per l’importanza che essi assumono nei confronti dell’associazione.
I portatori di interesse primari
I soci
Col tesseramento sostengono l’associazione e quali elettori degli organi direttivi ne determinano la direzione e l’andamento con l’approvazione dello statuto e bilancio. Grazie ad essa sono sensibilizzati ai bisogni della popolazione, ai temi del volontariato, a scelte di responsabilità per tutte le iniziative.
I volontari
Dalla presenza e dall’azione dei volontari dipende la ragione d’essere dell’associazione; essi beneficiano di un forte senso di appartenenza e di stimoli indotti dal lavoro di gruppo.
I collaboratori
Sono persone pagate per le loro prestazioni, in quanto professionisti per mansioni che un volontario non è in grado di espletare. Sono un’eccezione nel quadro nei servizi svolti nella grande maggioranza dai volontari. Può succedere che il collaboratore diventi lui stesso volontario per altre attività.
Gli utenti
Da notare che l’utenza è costituita da soci e non soci, a seconda dei servizi. Dalla loro risposta ai servizi utilizzati se ne deduce l’utilità e la loro continuazione. Gli utenti a loro volta, a contatto con la realtà e le finalità dell’associazione, sono stimolati ad diventare loro stessi volontari e sostenitori.
La cittadinanza
Continuamente Vita Tre è attenta e a stretto contatto con la realtà cittadina in cui è inserita, per attivare servizi, iniziative e progetti, al fine di affrontare vecchi e nuovi bisogni emergenti. A sua volta Vita Tre svolge sulla cittadinanza una capillare campagna informativa per informarla sulle opportunità offerte sia dall’associazione sia dagli enti con cui collabora.
I portatori di interesse secondari
CTV, Centro territoriale per il Volontariato Biella-Vercelli
Vita Tre è associata a questo Centro, istituzionalmente deputato alla promozione e al sostegno delle associazioni di volontariato nel territorio di competenza. Partecipa attivamente alla vita sociale e alle sue iniziative, ai bandi emessi, ai servizi finalizzati all’utilizzo di attrezzature, consulenze di vario genere, iter formativi e informativi.
ASL TO4 – CISS Chivasso
Vita Tre ricerca la migliore collaborazione con le istituzioni di riferimento per i problemi sanitari e socio-assistenziali (Azienda Sanitaria Locale, Consorzio Intercomunale per i Servizi Sociali). Nel passato ci sono state convenzioni pluriennali per facilitare l’accesso ai servizi e diffondere le informazioni in merito alle proposte dei due enti. Da questa collaborazione s’è creata una rete di sostegno agli anziani con una presa in comune di casi particolari.
Pubblica Amministrazione
Attraverso convenzioni sostiene l’associazione con la concessione di locali in comodato d’uso, e riconoscendo all’associazione dei contributi finanziare, sulla base dei servizi svolti alla popolazione. La P.A. riconosce a sua volta che il volontariato della Terza Età è una risorsa preziosa da utilizzare in progetti sul territorio.
Enti finanziatori
Banche, Fondazioni bancarie, Aziende Private, impegnano l’associazione nella redazione di progetti complessi e di una documentazione completa e trasparente finalizzate al raggiungimento di obbiettivi. Molti enti finanziatori hanno continuato nel tempo a stanziare anche grosse cifre, per progetti ambiziosi, tutti realizzati.
Associazioni autonome
Vita Tre
Dopo essere diventate autonome, per poter continuare un cammino iniziato insieme, tutte le associazioni Vita Tre sono confluite nell’associazione Forum del Volontariato, organizzazione di secondo livello, che persegue progetti comuni e il mantenimento per tutti della mission e principi di Vita Tre.
Altre Associazioni
Stimolano l’associazione a rapporti di collaborazione e condivisione delle risorse per progetti comuni sul proprio territorio. Questa collaborazione, oltre a rendere più incisiva ogni iniziativa, aiuta ad aprirsi e a confrontarsi sul modo di fare volontariato di ciascun ente.
La struttura organizzativa
Secondo quanto scritto nell’art. 9 dello statuto, gli organi sociali dell’associazione sono:
Assemblea Generale dei soci
È depositaria dei poteri dell’associazione. Elegge il Consiglio Direttivo, delibera sui bilanci, sulla situazione patrimoniale ed interessi generali dell’associazione. Delibera sulle modifiche allo statuto e ai regolamenti interni. Le delibere dell’assemblea sono inappellabili.
Consiglio Direttivo
È composto da nove membri, eletti dall’Assemblea ed ha una durata biennale. I suoi compiti sono di dirigere l’attività ordinaria e straordinaria dell’Associazione, assegnando particolari incarichi tra i suoi membri e soci.
Ufficio di presidenza
È composto da un Presidente e Vice-Presidente. Il Presidente viene eletto dal Consiglio Direttivo ed ha la rappresentanza legale dell’Associazione In caso di assenza o impedimento è sostituito dal Vice-Presidente
Ufficio di segreteria
È composto da un Segretario, da un Contabile e da un Cassiere. Il Segretario redige i verbali delle riunioni, aggiorna i libri sociali, cura la corrispondenza, la tenuta dell’archivio e del protocollo. Il Contabile, cura gli atti tecnici ed amministrativi dell’associazione e la corretta tenuta di tutti i documenti e registri contabili, riferisce sulla situazione finanziaria al Presidente e al Consiglio. Il Cassiere cura gli incassi e i pagamenti ed è personalmente responsabile della conservazione dei fondi dell’associazione e della loro destinazione.
Collegio dei revisori
È formato da tre componenti nominati dal Consiglio Direttivo. Certificano il bilancio economico annuale, controllandone la correttezza e la sua aderenza alla documentazione prodotta.
Sezioni staccate
Ogni sezione staccata è retta da un gruppo di coordinamento, strutturato come la sede principale. Ogni due anni viene nominato un Consiglio Direttivo della sezione con le cariche di presidenza e segreteria illustrate in precedenza.
DIMENSIONE SOCIALE
SEDE DI SALUGGIA: Anno sociale 2016
Caratteristiche dell’associazione
Sede: Via Sen. G. Faldella, 6 – 13040 Saluggia (VC)
Telefono e fax: 389 6981055
E-mail: vitatreodv.saluggia@gmail.com
Sito Internet: www.vitatre-saluggia.it, www.ilmiodono.it
Orario sede: Lunedì, Martedì, Mercoledì, Venerdì: 16,00 – 18,00 (Invernale 15–17); Giovedì : 09,30–11,30
Numero UTENTI: 597
Numero SOCI: 371
Numero VOLONTARI: 136
Numero COLLABORATORI: 5
Storia della sede di Saluggia
1990 | 14 Novembre: Firma dell’atto costitutivo dell’associazione dal notaio Lucia Ippolito da parte di 20 soci fondatori. Iniziava il “progetto Vita Tre”, elaborato in due anni da una commissione comunale e presentato in Ottobre |
1991 | Riconoscimento dal Comune che mette a disposizione una stanza, condivisa, in casa Faldella. Primi servizi: i trasporti con auto proprie e Unitre presso il teatrino Appiani. Si acquistano 50 sedie. |
1992 | Nuova sede presso l’Appiani. Inizia il Laboratorio e i Nonni Vigile. I volontari realizzano grandiosi lavori di sistemazione della cappella del Cimitero e aree limitrofe. Alcuni soci fondano la Cooperativa Vita. |
1993 | 12 luglio: Iscrizione all’Albo Regionale del volontariato. Primi incontri con il Centro Sociale “Porta Nova” di Russi (RA). Inizia il Telesoccorso e il Podologo. Prima sezione staccata a Moncrivello(VC) |
1994 | Gestione del centro degli aiuti agli alluvionati di Saluggia (30 famiglie). Iniziano i servizi dei pasti a domicilio, di fisioterapia presso il Centro Settia, della ginnastica dolce presso il teatrino Appiani. |
1995 | Comodato d’uso trentennale col Comune per il complesso Appiani. Subito parte il progetto di ristrutturazione. Inizia la distribuzione degli ausili sanitari. Firmato il patto di gemellaggio Russi-Saluggia |
1996 | Inizia la costruzione del salone Centro Vita. Si amplia la disponibilità dei locali per lo sportello e il laboratorio. Prima partecipazione alla Fiera di Russi. Acquisto di una nuova autovettura FIAT. |
1997 | 12 Ottobre: s’inaugura il complesso Centro Vita all’Appiani. Subito si anima con gli incontri del sabato sera e la scuola di ballo. Iniziano i trasporti al Centro e le gite estive con merenda, di mezza giornata. |
1998 | Completamento delle dipendenze del salone. Grande afflusso di visitatori per la festa patronale. Acquisto pulmino Ducato. Trasporto anziani alla messa pre-festiva. Corso per l’assistenza all’anziano presso l’ASL. |
1999 | Acquisto nuova cucina, macchine per ufficio, impianto di telesorveglianza. Acquisto FIAT Panda e FIAT Palio. Iscrizione all’EURAG. Nuova sezione staccata a Torrazza Piemonte. |
2000 | Premio “Piemonte solidale 2000”dal CSV di Torino. Acquisto Fiat Punto. Lunga controversia col Comune per agibilità cucina, risolta con il suo pieno utilizzo. |
2001 | Inizia il progetto “Giorni di vita per evitare la casa di riposo”, con una convenzione con ASL e CISS di Chivasso. Si assegnano gratuitamente gli orti. Aprono le sezioni staccate di Viverone(BI) e Cigliano (VC). |
2002 | Acquisto di Casa Sereno con mutuo e fondo cassa. Si presenta il progetto “Giorni di vita” al 17° Congresso EURAG. Grandioso presepe nella scuderia. Primo Bilancio Sociale. Nasce la sezione di Rondissone (TO) |
2003 | Ristrutturazione Casa Sereno. Inizia la pubblicazione di “Vita Tre Informa” e la raccolta dati dell’associazione su computer. Crescono gli abbonamenti agli spettacoli al Regio. Si nominano i responsabili dei servizi. |
2004 | Inizia la distribuzione delle derrate alimentari ai bisognosi per conto del Banco Alimentare Onlus. Nasce il Museo delle Tradizioni presso la scuderia. Si impianta l’orto botanico. Si registrano molti visitatori. |
2005 | 3 settembre: Inaugurazione Casa Sereno. Si pubblica la Carta dei servizi. Inizia la cernita dei fagioli due volte alla settimana. Un progetto “Giovani” coinvolge 28 ragazzi che illustrano le attività di Vita Tre. |
2006 | Iniziano gli incontri quindicinali del progetto “Salute”. Distribuzione pasti in esubero della mensa SORIN. Si realizza il filmato “l’anziano racconta”, con testimonianze dei soci. Prima sottoscrizione 5 x 1000. |
2007 | Inizia il progetto “Sapere per fare meglio”, coordinato dall’ENAIP. Prima volta del Pozzo di S. Patrizio e colletta alimentare. Nascono 3 sezioni staccate: a Borgo d’Ale (VC), Fontanetto Po (VC), Verolengo (TO). |
2008 | 1 Giugno: Visita di D. Ciotti e presentazione dei risultati del progetto ENAIP. Ritiro e distribuzione derrate in scadenza della COOP di Trino. Ristrutturato il laboratorio delle erbe. Nasce il Forum del Volontariato. |
2009 | Si apre il sito www.vitatre-saluggia.it. Inizia lo scambio dei volontari Italia-Polonia. Famiglia Cristiana parla di Vita Tre. Quattro sezioni staccate iniziano l’iter burocratico per diventare associazioni autonome. |
2010 | Progetto ”il nostro domani” della Cooperativa Kappa. Si tengono corsi di fotografia, computer e cucina. Si realizzano incontri con Vita Tre in molti Comuni del Piemonte. Continuano scambi volontari Italia-Polonia |
2011 | Con la società ACS si delinea un Piano Sicurezza. Si pubblica il libro “dal cofu dla memoria” con racconti dei soci Vita Tre di tutte le sezioni. Primo stage a Vita Tre di liceali francesi di Ennezat (Alvernia) |
2012 | Corsi di autoformazione di tutti i volontari. Installazione montacarichi per la cantina. Il Forum del volontariato per il nucleare si trasforma in Forum delle associazioni Vita Tre. Secondo stage di Ennezat. |
2013 | Olivero nominato Presidente Onorario. Incontri con anziani Residenza Uno e con gli alunni della scuola primaria. Inizia il Laboratorio Teatrale per anziani |
2014 | Nuova convenzione col Comune per finanziamento dei servizi. Con numerose donazioni si realizza un palco mobile e un impianto di amplificazione mobile. Iniziano gli incontri del gruppo della memoria. |
2015 | Celebrazione del 25° Anniversario di fondazione. Generoso lascito testamentario della defunta Maestra Elda Rosetta. Adozione di un nuovo sistema contabile. Riorganizzazione del Laboratorio. Iniziano gli abbonamenti agli spettacoli del Teatro Stabile di Torino. |